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Dopo una pausa forzata dovuta alla pandemia, i MalfAttori tornano, come ogni autunno, con i loro incontri che quest’anno si terranno ogni 15 giorni a partire da mercoledì 6 ottobre, accompagnandoci fino al mese di dicembre. La novità di questa edizione è data dal fatto che gli appuntamenti si tengono presso il Mercato Coperto, alle ore 18.

Ad aprire la rassegna Guido Ceroni che mercoledì 6 ottobre propone un approfondimento su TINA MODOTTI E VITTORIO VIDALI. Amore e morte nel mondo in fiamme.

Tina Modotti e Vittorio Vidali furono – e in un certo senso ancora sono – due personaggi circondati da un alone di mistero se non di leggenda.
Lei, originaria di Udine, di condizioni modeste, emigrata negli Stati uniti, operaia, poi attrice, musa e amante di diversi artisti e di Edward Weston, grande fotografo americano, poi eccellente fotografa lei stessa. Avvinta a rivoluzionari di diversi paesi, specie in centro America, presa dentro le drammatiche vicende e i tragici ingranaggi della storia degli anni ’30, dal Messico perennemente in ebollizione alla Mosca staliniana, alla guerra civile spagnola. Amante e compagna di Vittorio Vidali, triestino di Muggia. Precocemente avvezzo alla violenza tipica del confine orientale negli anni del nascente fascismo, ne assorbì tutte le pulsioni. Emigrato negli USA in mezzo alla violenza di quel paese. Rivoluzionario di professione, in odore di agente della NKVD sovietica, leggendario comandante del “Quinto Regimiento” durante la guerra civile spagnola, esule in Messico, accusato (senza prove) di complicità con l’assassinio di Trotzky, e persino della sua stessa compagna Tina. Due figure che richiamano tempi di ferro e di fuoco, tra arte, rivoluzioni, passioni, complotti, guerre civili. Vite intessute di amore e odio, nel mondo in fiamme, appunto.

Si prosegue mercoledì 20 ottobre con la presentazione de Il Viaggio di Ausonia, un omaggio dedicato alle figure femminili nelle avanguardie del ‘900, a cura di Ilaria Cerioli.

Mercoledì 3 novembre Mauro Mazzotti parlerà di antica idrografia ravennate tra Fossa Augusta e Padenna.

Mercoledì 10 novembre è la volta di Dante, fata cumegia, la Divina Commedia vista dai romagnoli: Silvia Togni presenta un excursus tra le traduzioni in romagnolo dell’opera di Dante.

Mercoledì 1 dicembre Ivan Simonini e Nello Agusani presentano La Dama del Settecentenario. Il commissario Matteucci e la minaccia islamica a Dante, un avvincente giallo tra attualità e storia.

Si conclude mercoledì 15 dicembre con Gli altri Arditi. Arditismo popolare a Ravenna e provincia, 1921-1922, a cura di Paolo Cavassini.

Tutti gli incontri, ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili, si svolgono alle ore 18 nel piano ammezzato del Mercato Coperto, in Piazza Andrea Costa. E’ richiesto il green pass.

Per informazioni: Associazione Amici di RavennAntica, 0544 – 473678 int. 2 o infoamici@ravennantica.org

 

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