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Le nuove sezioni del Classis, Abitare a Ravenna e Pregare a Ravenna, da poco inaugurate, hanno arricchito non solo di storia, bellezza e contenuti il museo, ma al tempo stesso ne hanno accresciuto le occasioni di fruizione e le attività.
Prosegue dunque anche per il mese di novembre, tutti i sabati alle ore 11, l’iniziativa La meraviglia abita qui: le conversazioni di Classis.
Si tratta di incontri ad ingresso libero, della durata di un’ora, dove approfondire temi legati al racconto museale, alla comunicazione dell’arte in tutte le sue forme, mettendo a confronto artisti, studiosi, archeologi e scrittori con conversazioni tra chi dietro le quinte del museo ci spende passione, studio e tempo.

Sabato 4 novembre gli artisti Nicola Samorì e il collettivo CaCO3 propongono un dialogo sul tema Reinventare il passato nel presente. Per l’uno come per gli altri la storia dell’arte del passato è fonte di stimoli e riferimento culturale con cui confrontarsi per far riaffiorare suggestioni da mettere in discussione, da violare o da reinventare con l’urgenza del presente. Facendo tesoro di raffinate abilità manuali e di un approccio sperimentale nei confronti della materia, come strategie performative di cui le opere esibiscono le tracce, culture figurative consolidate nell’immaginario collettivo cambiano pelle davanti ai nostri occhi. Non potevano essere più diversi i riferimenti: pittura e scultura seicentesche per Samorì, mosaico romano, paleocristiano e bizantino per il collettivo CaCO3; rappresentazione figurativa e sfregio materico per l’uno, astrazione aniconica e parcellizzazione atomistica della materia per gli altri.
Modera l’incontro Daniele Torcellini.

Sabato 11 novembre Cecilia Milantoni e Valentina Strocchi, della Sezione didattica di RavennAntica presentano Una storia, tante storie. L’arte, l’archeologia e il mosaico raccontati ai bambini.
I servizi educativi museali sono diventati negli ultimi anni un elemento fondamentale per poter definire un museo davvero completo e accessibile, sono un servizio finalizzato alla divulgazione del patrimonio, studiato per avvicinare diverse fasce di pubblico, attraverso visite guidate e animate, laboratori didattici dove è possibile sperimentare in senso pratico le conoscenze acquisite durante la visita. I musei oggi rappresentano una occasione unica di apprendimento dove i più piccoli possono immergersi nel passato e comprendere il presente attraverso i reperti antichi e le opere d’arte che diventano un veicolo per parlare di emozioni, società e cultura. Durante questa conversazione verrà raccontato il lavoro delle educatrici museali e l’impegno che la Sezione didattica di RavennAntica ha sempre messo nel coinvolgere il pubblico scolastico in maniera interdisciplinare e attiva alla scoperta del valore della Storia, della tecnica del mosaico e del nostro patrimonio cittadino.

Sabato 18 novembre il ricercatore Enrico Cirelli racconta Scavare in museo. Lo studio dei reperti tra nuove tecnologie e sistemi tradizionali.
Nei depositi di molti musei italiani sono custodite migliaia di casse che contengono materiali provenienti da diversi scavi e indagini condotte nei decenni passati. Costituiscono un patrimonio straordinario di materiali che raccontano storie importanti e spesso poco conosciute del nostro passato. In diverse occasioni le scelte espositive privilegiano alcuni di questi materiali, ma spesso per ragioni di complesse serie di acquisizioni è anche possibile che alcuni dei ‘tesori’ raccolti in questi depositi sia sconosciuto e altre volte vi sono degli oggetti in frammenti che devono ancora essere studiati e classificati con attenzione. Grazie a una collaborazione virtuosa tra Soprintendenza, l’Università degli Studi di Bologna e Fondazione RavennAntica, un nuovo progetto di classificazione è stato avviato nelle ultime settimane. I risultati, già sorprendenti, verranno discussi all’interno di questa conversazione.

L’ultimo appuntamento autunnale della rassegna, in programma sabato 25 novembre alle ore 11, si terrà, in via del tutto eccezionale, presso la Domus dei Tappeti di Pietra.
In occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, le protagoniste Giovanna Montevecchi, archeologa, Elisa Tosi Brandi, medievista e Cristina Rocca, stilista proporranno il tema Donne, abiti e società: dall’antichità ai nostri giorni.
Negli abiti, negli ornamenti, nel complesso universo della moda si può leggere tutta la ricchezza dei sistemi simbolici che nutrono la dialettica tra natura e cultura e si attua l’elaborazione delle identità e delle differenze. L’abbigliamento e la moda stanno al crocevia tra le tecniche artistiche, la produzione industriale, quella artigianale, il commercio, i bisogni primari, le istanze ornamentali. Stoffe, abiti, calzature, con le loro rappresentazioni scritte e figurate, sono infatti una fonte essenziale che forse meglio di altre consente di comprendere gli intrecci tra passato e presente. Le rappresentazioni del mondo antico e tardoantico, il complesso intreccio tra agiografia, liturgia e arte nel Medioevo e l’interpretazione della contemporaneità attraverso la creazione sono la trama di un dialogo tra un’archeologa, una storica della moda e una creatrice e imprenditrice.

Per informazioni: tel. 0544 473717

La cartolina con il programma

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